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A Padova mercato e persone troppo affollate

Padova fa il mercato e tutti a fare shopping. Allegramente, al primo sole primaverile, come se nulla stesse accadendo. Numeri, ma soprattutto persone, affetti, guadagnano la ribalta delle cronache nere. E sempre le stesse domande: ma quanti hanno veramente capito di essere in una situazione di pericolosa emergenza sanitaria? Nel Veneto, il bollettino del 28 marzo registra 8100 contagiati (+450 rispetto a 24 ore prima) e 36 morti che portano il totale a 378. In isolamento domiciliare 20.000 persone. I ricoverati sono 1923 e 349 in terapia intensiva. Gli incrementi maggiori di contagio sono per giunta a Padova, (+57 nella giornata, 1981 in tutto) e Verona. Eppure… sabato 28 marzo il mercato di piazza delle Erbe appariva affollato in barba alle normative stringenti di sicurezza emanate dal ministero e diffuse ovunque. Almeno considerando le immagini che stanno circolando sui siti di informazione. I cittadini appaiono riuniti in piazza muniti quasi tutti di mascherine, ma decisamente più vicini del metro di sicurezza consigliato dalle norme per prevenire il contagio da Covid-19. Ma al Comune di Padova la pensano diversamente: pare non risultino assembramenti durante le ore di mercato. Tanto che l’assessore al commercio Antonio Bressa, ha diramato una nota: “Abbiamo fatto le dovute verifiche con la Polizia Locale che non ci da riscontro di particolari assembramenti nella giornata di sabato. Anzi, altre foto che stanno circolando e i filmati delle telecamere a circuito chiuso confermano come la situazione fosse sotto controllo con le dovute distanze tra le persone. È evidente infatti che le foto incriminate siano state realizzate con la tecnica del “teleobiettivo”, le quali, schiacciando la profondità dell’immagine, fanno apparire le persone molto più vicine di quanto non siano realmente. Per noi la prevenzione e il rispetto delle regole sono stati in queste settimane un imperativo assoluto e continuano ad esserlo nell’azione di lotta contro il virus…”. Ma a queste immagini ha comunque creduto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che, appena 24 ore dopo, ha detto di voler valutare seriamente la questione “mercati”, poiché la situazione vista in piazza delle Erbe è, a suo parere, «insostenibile» e crea «il contesto ideale per la diffusione del virus».

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