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INCENDIO OSPEDALE, ESCLUSO IL DOLO Colleferro candidato capofila nella Asl Rm5

Escluso il dolo, per ora. Il procuratore capo Francesco Menditto parla di omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Queste sono le ipotesi di reato su cui la Procura di Tivoli sta procedendo nell’inchiesta contro ignoti dopo il terribile incendio nell’ospedale San Giovanni Evangelista. Nel rogo sono morte tre persone e non quattro come emerso in una prima ricostruzione dopo la tragedia. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che sono intervenuti subito, anche i carabinieri, la polizia e la polizia scientifica per i rilievi. Dalle prime dichiarazioni del personale ospedaliero, sembra ci fosse un malfunzionamento anche nelle manichette antincendio, rimaste senza acqua. Le fiamme sono partite dall’esterno, dalla parte retrostante la struttura. Il fuoco ha poi attecchito velocemente sui rifiuti stoccati, invadendo l’interno e interessando il pronto soccorso, con una nube tossica di fumo che ha invaso il nosocomio. “Abbiamo acquisito numerose immagini dall’impianto di videosorveglianza – ha rivelato il procuratore Menditto – ora abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto”. Intanto, vista la chiusura del San Giovanni di Tivoli, l’ospedale di Colleferro viene adesso indicato come capofila nella Asl Roma 5, decisamente più attrezzato strumentalmente e per personale medico rispetto a Monterotondo, Subiaco e Palestrina.

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