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FAT SHAMING PERCHÉ “CICCIONA”: SI CONFESSA TRA LE LACRIME

Mentre piange racconta mille discriminazioni: “Sei troppo grassa per salire… così sono stata scortata fuori da un ottovolante da un dipendente. Diversi gioiellieri si sono rifiutati di prendere la mia misura per un anello, dicendo che avevo dita troppo grasse per i loro prodotti. Un tizio mai visto e conosciuto in coda al supermercato mi ha chiesto se ‘la cicciona’ aveva scelto il suo gelato per dessert. E ancora: un ragazzo che frequentavo aveva deciso di non presentarmi ai suoi amici finché non avessi perso peso”. Ma la cosa più grave: “Io dicevo che c’era qualcosa che non andava nella mia salute, ma nemmeno i medici mi credevano. Per loro ero solo troppo grassa”.Lei è Sydney e la sua triste storia di fat shaming l’ha raccontata tra le lacrime su un social, raggiungendo più di 6 milioni di visualizzazioni. Si è umiliata, ha raccontato le discriminazioni subite durante la sua vita avvertendo tutti: “Se pensate che non succeda, invece succede. Se pensate che non mi importi, invece mi importa”. Vuole evidenziare come le parole e le azioni possano essere macigni che discriminano, fanno del male e minano l’autostima di una persona, precipitandola nella solitudine. Ha raccontato di come venga fotografata di nascosto da uomini e donne che ridacchiano di lei, che la fanno sentire diversa, che la bullizzano e le tolgono il sorriso facendola sentire infelice. Ed è assurdo sapere che alcuni troll continuano ancora a perseguitare Sidney anche sotto lo stesso video di denuncia, invitandola a mangiare di meno. 120222

la giovane Sidney

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