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Arrestato lo zio, 13enne ospitato da un poliziotto la vigilia di Natale

Questa è una delle tante storie che vengono alla luce solo dopo qualche giorno. Tutto è accaduto a Roma lo scorso 24 dicembre 2019, quando un tredicenne moldavo è stato accolto da un poliziotto di frontiera nella propria casa. Il ragazzino era rimasto solo all’aeroporto di Fiumicino la sera della vigilia di Natale perché lo zio, un pregiudicato, era stato tratto in arresto e condannato a 6 mesi di carcere per furto. La situazione si era fatta difficile, visto che improvvisamente il piccolo era rimasto senza nessuno che lo accudisse e, per giunta, in un momento in cui gli affetti della famiglia non dovrebbero mai mancare. Così, in attesa che la madre riuscisse a venire in Italia dalla Moldavia per riprenderlo, il 13enne ha trascorso la notte di Natale in casa dalla famiglia di un investigatore che lo ha accolto dopo avere ottenuto l’autorizzazione dai Servizi Sociali e il consenso della mamma, prontamente avvisata. E non è tutto: sotto l’albero il ragazzino ha anche trovato dei regali, acquistati con una colletta da tutta la squadra di polizia giudiziaria. Ventiquattro ore dopo il piccolo è stato riaccompagnato in aeroporto a Fiumicino, dove ha trovato la madre ad abbracciarlo, appena atterrata con l’aereo di linea. Poco prima di ripartire con suo figlio la donna, commossa e grata alle forze dell’ordine, ha lasciato in regalo agli agenti un presepe per ringraziarli di tutto quello che avevano fatto.

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