“Secondo alcune fonti di governo, la via per chiudere la legge di bilancio da 30 miliardi sarebbe quella di tagliare parte degli investimenti. La sforbiciata riguarderebbe in particolare le risorse a disposizione per strade e carceri. I soldi recuperati in questo modo andrebbero a finanziare il taglio all’Irpef e le pensioni minime. Un obiettivo ampiamente condivisibile, soprattutto se, come FEOLI auspica e suggerisce da tempo, il taglio dell’Irpef andrà a vantaggio dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 50mila euro, un sostegno concreto cioè a quel ceto medio che più di tutti ha avvertito e subìto la crisi degli ultimi quindici anni. Così come siamo favorevoli ai tagli alle tasse per quelle imprese che garantiscono investimenti e nuove assunzioni. Tuttavia, questo obiettivo a nostro avviso non può essere raggiunto tagliando gli investimenti. La costruzione di nuove opere pubbliche è fondamentale per il sostegno all’economia reale del Paese. La realizzazione di nuove infrastrutture garantisce lavoro alle imprese di costruzione e alle migliaia di lavoratori che impiegano, dà sostegno a migliaia di famiglie e contribuisce in modo determinante al sostegno della logistica, dei trasporti, della circolazione più veloce delle persone e delle merci. Lo sviluppo economico e del Made in Italy non può prescindere dagli investimenti in opere pubbliche”. Lo comunica Enrico Folgori, presidente di FEOLI, Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata.