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Per la strage alla scuola elementare, il produttore di armi risarcirà 73 milioni “Gli spot del fucile erano inseriti nei videogiochi”

La Remington, nota industria di armi, dovrà risarcire i familiari di nove vittime della strage alla scuola elementare Sandy Hook con 73 milioni di dollari. Di questa marca era infatti il fucile automatico che fu usato nel dicembre del 2012 per uccidere 20 bambini di prima elementare e nove insegnanti della scuola del Connecticut. A distanza di 10 anni arriva una sentenza che promette di fare giurisprudenza in America, ma anche oltre oceano: «Oggi si afferma finalmente la responsabilità di un’industria che finora ha operato con immunità ed impunità e di questo sono grata», ha dichiarato la mamma di Noah, una delle piccole vittime. Una sentenza storica che giunge al termine di una lunga battaglia legale durante la quale la Remington ha anche dichiarato bancarotta. Tutte le famiglie ricorrenti hanno chiesto che la casa produttrice delle armi ammettesse la responsabilità di aver pubblicizzato i suoi prodotti, attraverso spot inseriti nei videogiochi, ad un pubblico di giovani a rischio – come Adam Lanza, l’autore della strage. Il ragazzo, peraltro, uccise anche la madre e dopo il massacro si suicido’. La società ovviamente respinse subito tutte le accuse ma la Corte Suprema nel 2019 non accolse il ricorso ove affermava di non poter essere ritenuta responsabile. Così lo scorso anno offrì alle famiglie delle vittime 33 milioni di dollari per chiudere il caso. Ma la sentenza definitiva è arrivata in queste ore e la cifra è stata più che raddoppiata.

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