Nel reparto Covid non solo sofferenza, ma anche la speranza di una vita insieme e un futuro migliore: è la storia di Johnny e Armida, due infermieri campani che vivono costantemente a contatto con contagiati da Coronavirus ormai da quasi due mesi. Ora il loro sogno di sposarsi fatica a realizzarsi, soprattutto considerando la loro professione a rischio di infermieri in un momento così delicato. E i due ne sono consapevoli: «A febbraio è iniziata l’emergenza Covid-19. Il lavoro diventava sempre più impegnativo, le giornate estenuanti e la sofferenza sempre più grande – afferma Johnny – Il nostro entusiasmo andava pian piano sgretolandosi e non facevamo che immedesimarci nel dolore dei nostri pazienti e ci chiedevamo: “Come possiamo pensare ad un momento così gioioso per noi se c’è tanta sofferenza che ci circonda?”…». Così hanno deciso di mettere in secondo piano l’organizzazione del matrimonio. «Non è affatto facile vivere con una persona che ami e sperare che non sia proprio tu l’untore che la farà ammalare» ha detto Johnny. Ma il ragazzo non si è perso d’animo e ha pensato a qualcosa per tirare su il morale ad Armida. Una seconda proposta di matrimonio in corsia e sul camice anti-Covid che indossano ogni giorno: «Armida, amore della mia vita, Vuoi ancora sposarmi?».