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Bergamo falcidiata, incriminata Atalanta-Valencia di Champions

La partita Atalanta-Valencia di Champions League sotto la lente di ingrandimento. Con i suoi 45.792 spettatori è stata probabilmente una gigantesca camera di incubazione per il contagio da Coronavirus. Dello stesso avviso anche Francesco Le Foche, medico immunologo, responsabile del day hospital di immuno-infettivologia del Policlinico Umberto I di Roma: “A San Siro LA PARTITA ZERO, Atalanta-Valencia ha scatenato il contagio” afferma sicuro. E a Valencia la società spagnola, che accusa il 35% di contagi in squadra, puntano il dito contro la stessa gara.
Questa la tesi cavalcata da alcuni mezzi di informazione ed esperti nel tentativo di spiegare il motivo per cui la provincia di Bergamo risulta essere uno dei territori più colpiti d’Europa dal contagio da Coronavirus. Tanto che i mezzi dell’esercito sono stati costretti ad intervenire a Bergamo, nella serata di mercoledì 18 marzo, per portare via le bare di molte persone morte di Covid-19 dal cimitero monumentale ai forni crematori di altre città. Come detto, quella orobica è sicuramente la provincia con il maggior numero di contagi da coronavirus in tutta Italia, e il forno crematorio cittadino non riesce proprio a tenere il ritmo dei decessi, pur lavorando a pieno regime, 24 ore al giorno, (può cremare al massimo 25 defunti al giorno). Anche la camera mortuaria del cimitero non ha più spazio disponibile. Da qui la decisione di portare i corpi fuori sede per la cremazione.

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