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RAGAZZINO SI LANCIA NEL VUOTO Forse un rimprovero del papà la causa

Si è lanciato nel vuoto dal quarto piano come se fosse in piscina, a braccia larghe. È morto così il 12enne di Centocelle, lo scorso martedì pomeriggio in piazza dei Mirti, a Roma. L’intero quartiere è sconvolto, così come i compagni di classe e i professori. Sulla tragedia adesso sta indagando la Procura formulando come ipotesi di reato l’istigazione al suicidio. Ma è un atto dovuto, si affrettano a spiegare gli inquirenti. Il ragazzino era uno studente modello, sereno, sempre pronto ad offrire il suo aiuto agli altri compagni di classe. Si escludono casi di bullismo o challenge, mentre si fa largo l’ipotesi di un rimprovero, un semplice rimprovero del papà. Alcuni testimoni lo avrebbero visto e sentito disperato accanto al corpicino del figlio mentre urlava: “È tutta colpa mia”. La sua è una famiglia modello e lui era benvoluto da tutti. La morte del piccolo ha sconvolto i residenti, soprattutto quelli che hanno assistito all’incidente. Dei ragazzi avrebbero anche filmato il salto nel vuoto, ma le forze dell’Ordine hanno disposto il sequestro delle immagini.

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