“È stato Dio a chiedermi di lanciare mia figlia dalla finestra”. Queste le parole del padre della bimba di due anni caduta, tre giorni fa, dal terzo piano di un palazzo a Fisciano (Salerno). A raccontare la confessione dell’uomo è stato il suo avvocato che difende il 40enne dall’accusa di tentato omicidio della figlia. La piccola ora sta bene ed è ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli. Davanti al giudice preliminare del tribunale di Nocera Inferiore l’uomo, fermato lo scorso 30 ottobre, ha raccontato come uno sfogo quello che era accaduto il giorno prima. L’avvocato lo ha definito un “interrogatorio drammatico” dopo che il padre ha confessato questa “parola di Dio” che lo avrebbe spinto al folle gesto. Il 40enne è detenuto nel carcere di Bellizzi Irpino, nell’Avellinese. Gli avvocati hanno chiesto una attenuazione della misura detentiva con conseguente ricovero in una struttura psichiatrica. La piccola, viva per miracolo dopo un volo nel vuoto di 10 metri, è ricoverata non in pericolo di vita nel reparto di Ortopedia dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove ha già subito un intervento alla spalla per la frattura causata dalla caduta.
