Il marito era deceduto nel 2013, ma lei, una anziana di 82 anni, non so e scoraggiata. Ha evitato di avvisare l’Istituto nazionale di previdenza sociale della morte dell’uomo, marito della donna e padre di un figlio 60enne, accumulando una somma importante pari a circa 75mila euro, relativi alle 14 mensilità e mezzo della pensione dell’uomo deceduto ben otto anni fa. Poi prelevati i soldi, l’arzilla vecchietta insieme al figlio è fuggita a Panama a godersi il gruzzolo, alla faccia dell’Inps e dello Stato italiano. La donna è residente in provincia di Ancona, e la locale Procura ha ora aperto un fascicolo in seguito alla denuncia presentata dall’Inps. Infatti i due fuggiaschi sulla somma relativa a 14 mensilità e mezzo non avrebbero potuto vantare diritti. Per entrambi l’accusa è di truffa ai danni dello Stato. L’82enne vedova non è certamente la prima ad approfittare della lentezza della burocrazia italiana. Originaria di Morrovalle e residente nell’Anconetano, in Vallesina, rischia però di andare a processo per truffa ai danni dello Stato, in concorso con il figlio. La prima udienza si è tenuta poche ore fa ed è stata molto breve visto che la gup De Palma ha rinviato tutto al 21 febbraio 2022, per dare il tempo all’Interpol di notificare gli atti ai due imputati. In effetti, trovandosi in centroamerica, a Panama appunto, non sono evidenti al momento riscontri che gli interessati sappiano che è stato avviato un procedimento a loro carico.La coppia ha così ceduto alla tentazione di una maxi pensione di oltre 5.170 euro al mese. Il defunto marito, scomparso nel giugno del 2013, risultava titolare di due pensioni, una lavorativa che garantiva mensilmente oltre 4.700 euro, e l’altra come invalido civile, pari alla somma di 508 euro al mese. I soldi arrivavano sul conto corrente in un ufficio postale di Jesi che marito e moglie avevano in comune.
