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Le mafie crescono con la crisi economica post lockdown?

Le mafie pronte ad approfittare della crisi post Coronavirus? L’ipotesi non è purtroppo peregrina e a lanciare l’allarme è la Dia, direzione investigativa antimafia, nella Relazione semestrale inviata al Parlamento. All’interno del documento si legge come la “paralisi economica” provocata dalla pandemia di coronavirus, possa aprire alle mafie “prospettive di arricchimento ed espansione paragonabili a ritmi di crescita che può offrire solo un contesto post-bellico”. Peraltro la Dia ha anche segnalato che, finora, ci sono ben 51 Enti locali che sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose. Un numero, questo, che non veniva eguagliato dal lontano 1991, l’anno di introduzione della stessa normativa che prevedeva lo scioglimento per mafia degli enti locali. Ma non è tutto: un altro monito arriva sui giochi d’azzardo che, subito dietro la droga, costituisce il business più redditizio per i clan mafiosi. Insomma, stando alla relazione della Dia, le mafie avrebbero tutto l’interesse di approfittare del periodo di crisi che sta vivendo il nostro sistema economico per allargare il loro business a livello globale, arrivando ad inserirsi in aziende di medie e grandi dimensioni in crisi di liquidità.

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