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Dopo il 3 giugno, regioni del sud lanciano controlli e tracciamenti

Sicuramente non sarà possibile ottenere un rinvio della riapertura interregionale e neanche una differenziata, né e’ contemplata la libertà di imporre la quarantena alle Regioni del Centro-Sud, soprattutto nei confronti dei turisti europei dell’area Schengen che non dovranno farla: così si punta decisamente sui controlli. Ad esempio il governatore della Sardegna Christian Solinas rilancia sul test sierologico, ma intravvedendo le difficoltà di applicarlo a tutti, apre anche a un piano B più smart, quello di un questionario epidemiologico. In Sicilia i turisti probabilmente «saranno tracciati». Mentre nella Campania del governatore Vincenzo De Luca sono annunciati «controlli e test rapidi». Insomma, non basta il miglioramento dei dati dei contagi negli ultimi giorni, parzialmente anche in Lombardia. La già prevista riapertura totale della mobilità in Italia da mercoledì 3 giugno preoccupa le Regioni meno colpite che tentano di tutelarsi. Il presidente della Toscana Enrico Rossi auspica anche solo un rinvio di una settimana degli spostamenti liberi, «per arrivare anche in Lombardia – afferma – a un numero di contagi molto ridotto». La stessa Regione Lazio esprime timore: «C’è grande preoccupazione per stazioni e aeroporti come Termini, Fiumicino e Ciampino», afferma l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. In Regione si vorrebbe introdurre l’autocertificazione per chi viene dalla Lombardia e da altri territori con forte contagio, oltre al rafforzamento dei test e del tracciamento dei contatti dei positivi.

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