
La prima novità arriva dall’abbandono della complessa autocertificazione, atta a tracciare gli spostamenti per evitare soste o percorsi inutili. Insomma, dal 18 maggio nessuna giustificazione scritta, vera o falsa che sia, per spiegare le fughe da casa. Il premier Giuseppe Conte ha preso una decisione perentoria: il Dpcm che dal 18 maggio consentirà la riapertura di tutti i negozi, bar, ristoranti e hair stylist porrà fine anche alla compilazione dell’autocertificazione, un simbolo palese della fastidiosa fase 1 che ha distinto la pandemia da Coronavirus nel nostro Paese. Altra novità che rischia di dare libero sfogo a chi ha sofferto il lockdown, dal prossimo lunedì ci si potrà riavvicinare agli amici, andandoli a trovare o dandosi appuntamento per strada. Ma non saranno escluse neanche le cene e le conviviali, per le quali erano state inventate le scuse più fantasiose nei mesi scorsi. Sembra piuttosto probabile anche il nulla osta ai soggiorni nelle seconde case, a patto che queste si trovino nella stessa regione.




