In un momento in cui si dovrebbe fare quadrato per uscire da una situazione delicata, c’è ancora il tempo per alimentare polemiche tra ricercatori e presunti tecnici. E’ nata su Twitter una sterile discussione innescata dal virologo Roberto Burioni che ha dichiarato: “Se Tarro è virologo da Nobel, io sono Miss Italia”. Il “cinguettio” di Burioni era giunto in risposta ad un elogio sincero (e dovuto, vista la carriera) di Gianfranco Rotondi nei confronti dello scienziato di origine messinese che isolo’ il vibrione del colera nel 1973, meritando due volte la candidatura al Nobel. Intelligente e ironica la replica di Giulio Tarro: “Ha ragione: lui deve fare solo passerelle come Miss Italia, ma senza aprire bocca”. E poi ha ribadito il pensiero, ma senza entrare più di tanto nello scontro verbale, da professionista di esperienza e di fama mondiale qual è: “Non desidero fare polemica con una persona che lo scorso 2 febbraio ha detto che in Italia non ci sarebbero stati casi di coronavirus” ha detto Tarro riferendosi alle frasi che Burioni rilasciò in tempi non sospetti. Insomma, sterile e nociva la discussione innescata da un uomo, Burioni, dal quale ci si attende un contributo alla lotta contro il Coronavirus e non un attacco ad un medico di esperienza che non deve dimostrare nulla dall’alto della sua posizione guadagnata negli anni. Infatti Tarro, primario dell’ospedale Cotugno di Napoli, ha portato il nosocomio campano ad essere tuttora leader in campo infettivologico.
