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Dai social: spesa minima 30€ e multa abbinata a esclusione dalla terapia intensiva

Spesa minima di 30€ e multe con perdita del diritto alla terapia intensiva. Sono solo alcune delle richieste estreme avanzate da alcuni comitati civici a mezzo social per debellare il malcostume della “passeggiata con il cane o della boccata d’aria”. Partendo dall’assunto che risultano sempre di più i cittadini che trasgrediscono alla quarantena istituita dal Governo, andando incontro a multe e ramanzine, alcuni comitati si sono adoperati tramite gruppi social nell’escogitare delle misure preventive, laddove non repressive, nei confronti dei cittadini “disattenti”. Uscire per acquistare un pacchetto di sigarette o per un pezzetto di pane è fuori luogo in un momento così delicato come questo. Così la proposta: alla tabaccheria, al supermercato, o all’alimentari, lo scontrino deve registrare una spesa minima di 30€, pena una multa salata o l’impossibilità di perfezionare i propri acquisti. In tal modo verrebbero ridotte le uscite giornaliere a una, massimo due a settimana. E poi ancora più severamente: se si venisse sorpresi fuori casa senza una plausibile giustificazione, oltre la multa prevista (ormai se ne contano abbondantemente oltre 100 mila in Italia è il dato è in forte crescita) il sanzionato perderebbe il diritto ad un posto in terapia intensiva qualora risultasse positivo successivamente al Covid-19. Misure estreme, certamente, ma dalle quali molti si augurano che il Governo possa prendere spunto per inasprire quelle attuali e limitare così il contagio da Coronavirus (abbreviando i tempi della quarantena).

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