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Tenta rapina a un carabiniere, muore 15enne

Una storia di disagio sociale, di microcriminalità minorile e di fatalità quella che ha colpito Napoli e i suoi cittadini. Un 15enne, Ugo Russo, è morto la scorsa notte in ospedale nel capoluogo campano. Il ragazzino era stato ferito da colpi di pistola al capo e al torace a seguito di un tentativo di rapina ad un carabiniere in borghese nella notte nella zona di Santa Lucia. Sembra che Ugo, armato, avesse minacciato il militare che ha poi reagito dopo essersi qualificato. Dopo la sparatoria il giovane è stato subito soccorso e ricoverato in Rianimazione all’ospedale Vecchio Pellegrini, dove però è morto poco dopo. I suoi parenti, appresa la notizia, hanno devastato l’interno del pronto soccorso, che è stato chiuso per diverse ore. Resta da chiedersi per quale motivo tanta violenza nei confronti del presidio ospedaliero, e soprattutto, il motivo per cui sono stati anche esplosi quattro colpi di pistola contro il comando provinciale dei carabinieri di Napoli, dove era in stato di fermo il complice della vittima, un 17enne. A scopo intimidatorio, certo, ma nei confronti delle Forze dell’Ordine o dei parenti del ragazzo? E perché il 15enne, appreso che l’uomo cui voleva rapinare l’orologio era un carabiniere, non ha desistito dal suo intento criminale? Una follia terminata nel sangue che avrà certamente ripercussioni sociali a Napoli e diverse complicanze professionali per il rappresentante dell’Arma.

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