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Bimbo di 19 mesi ingoia droga, in coma per un giorno

È accaduto nel quartiere Garbatella di Roma, dove un bambino è rimasto per ore in stato di incoscienza persistente, e per un giorno intero in coma, ma adesso è fuori pericolo. Si tratta di un bimbo di appena 19 mesi, che per gioco potrebbe aver ingoiato a casa degli zii della sostanza stupefacente. I ragazzi fratelli della madre, di 25 e 17 anni, con precedenti penali per spaccio di droga, sono stati arrestati dalla polizia. Ora il piccolo, ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma, respira in modo autonomo e risponde agli stimoli dei medici. Il tribunale dei minorenni ha ordinato al personale medico di tenerlo comunque in ospedale e non riaffidarlo ai genitori.
L’operazione è stata portata a termine dagli agenti del commissariato Colombo, che avvisati dal pronto soccorso del San Camillo, dove i genitori ignari avevano portato il figlio in stato di semincoscienza, sono andati a casa dei due giovani zii in via Ignazio Persico, alla Garbatella, e li hanno colti in flagrante reato. Un cane poliziotto ha infatti individuato subito 2 etti di cocaina neanche troppo nascosti, e i due sono stati accusati subito di spaccio. La grave vicenda per il piccolo si è consumata per colpa proprio dei due fratelli della mamma, che non hanno badato al nipote come avrebbero dovuto. Nella loro abitazione a volte dormono anche i genitori, che per ora sono stati soltanto identificati in attesa che venga chiarita la loro posizione nei riguardi del bambino e di quanto accaduto, anche se sembrano estranei visto che sono stati loro a portare il bambino in ospedale. Le analisi hanno poi confermato che il piccolo era sotto effetto di cannabinoidi, forse marijuana.

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