Emiliano Martinez, portiere argentino fresco campione del mondo, si è distinto in campo per le sue parate. Ha consentito alla Seleccion di avere la meglio sulla Francia campione del mondo uscente, grazie ad una parata decisiva su Coman ai calci di rigore. Premiato miglior portiere del mondiale in Qatar, però, sotto gli occhi sbigottiti di Al Thani, emiro qatariota, e di Gianni Infantino, presidente Fifa, appena ricevuto il premio, ha pensato (male) di usare il “guanto d’oro” per fare un gestaccio verso una parte del pubblico. Nervi tesi, sfogo adrenalinico, rivalsa nei confronti di chi lo aveva fischiato: molte le motivazioni del folle gesto, ma nessuna degna di giustificare una tale caduta di stile, eleganza e sportività. Il trentenne portiere dell’Aston Villa, evidentemente, “si è rivelato per quel che è sempre stato prima della notorietà del mondiale. E, probabilmente, spentesi queste luci abbaglianti (e costose), tornerà ad essere lo stesso di sempre” – commentano molti appassionati di calcio. Chissà che non abbiano tutti i torti.
