È scattato l’allarme per la spiaggia di Khalaktyrskij, una lingua nera di spiaggia vulcanica di rara bellezza naturalistica: sono infatti stati molti i surfisti che hanno accusato problemi di salute e, al contempo, sono state rinvenute nella zona diverse carcasse di animali marini. Ad una prima analisi sembra che nell’acqua sia stata trovata un’alta concentrazione di derivati del petrolio: si tratta quindi di inquinamento con concentrazioni ben superiori alla norma consentita. Nello specifico l’ecologo Dmitry Lisitsin sembra aver individuato i veri responsabili della “catastrofe ecologica “, come viene definita da Greenpeace Russia, in alcuni componenti del carburante per i razzi, altamente tossici. Ma non è l’unica ipotesi al vaglio dell’autorità: si sta tentando di capire se vi sia stata, nelle scorse settimane, una perdita dal sito dell’interramento di pesticidi oppure se possa trattarsi di inquinamento causato da fattori naturali. Ma quest’ultima pare l’ipotesi più remota.
