
Ogni 2 giugno l’Italia ricorda il referendum del 1946 con cui gli italiani furono chiamati a scegliere tra la Monarchia e la Repubblica. Fu la prima volta che la società italiana fu chiamata a libere elezioni a suffragio universale maschile e femminile: si votò (domenica 2 e lunedì 3 giugno, ndr) per l’elezione di un’Assemblea Costituente, cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale (come stabilito con il decreto legislativo luogotenenziale n. 151 del 25 giugno 1944); allo stesso tempo ci fu un referendum istituzionale per la scelta, come detto, tra Monarchia (che ottenne 10.719.284 voti) e Repubblica (12.717.923). Un milione e mezzo furono le schede bianche e nulle. Dai dati conservato al Quirinale si evince che nel 1946 gli aventi diritto al voto erano 28 milioni, i votanti furono quasi 25 milioni (24.946.878 per la precisione), pari all’89,08%. La Repubblica vinse contro la monarchia con il 54% circa.




