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Iss: se si riapre tutto, terapie intensive al collasso l’8 giugno

Se veramente si riaprisse tutto, le terapie intensive, pur potenziate, sarebbero di nuovo sature in quaranta giorni, ossia entro l’8 giugno. A lanciare l’avvertimento è l’Istituto superiore di Sanità, che ha inviato da diversi giorni una relazione dettagliata al governo e al Comitato tecnico scientifico. Probabilmente da questa deriva la cautela evidenziata dall’esecutivo nel procedere con la Fase 2, che nelle parole del premier Giuseppe Conte dovrebbe avvenire per step e comunque mantenendo distanze e prudenza nei rapporti sociali. Si partirà comunque il 4 maggio, ma le riaperture saranno programmate a scadenza fino a settembre (le scuole) e fine anno (gli spettacoli dal vivo). Nello studio dell’Iss viene sottolineato come riaprendo quasi tutto, “il tasso di riproduzione del virus Rt (cioè la previsione del numero medio di contagi a partire da una persona che ha contratto il virus) tornerebbe sopra il 2, per una media di 2,25 e le terapie intensive andrebbero incontro ad una velocissima saturazione, prevista appunto per l’8 giugno”. “Tutto questo scenario si verificherebbe facendo ripartire industria, edilizia e commercio, ma anche hotel e ristoranti senza limiti d’età per i lavoratori, senza telelavoro, con le scuole aperte; il colpo di grazia arriverebbe con il ritorno alla normalità nel tempo libero e nell’uso dei mezzi pubblici. ‘Riaprire le scuole – si legge nel documento dell’Iss – innescherebbe una nuova e rapida crescita dell’epidemia. La sola riapertura delle scuole potrebbe al collasso il numero di posti letto in terapia intensiva’”.

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