
Perché le mascherine chirurgiche a 50 centesimi non si trovano da nessuna parte? Arriva la risposta a distanza di giorni dall’annuncio del prezzo statale calmierato: quelle mascherine non sono certificate, quindi in farmacia non possono esserci. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Qualcuno chiude l’episodio come “un difetto di comunicazione tra società distributrici e Governo, una incomprensione dettata dalla fretta del momento”. Anche perché, dichiara Morra, uno dei distributori, “qualche produzione e fornitura fraudolenta da parte cinese c’è stata”. Ora si deve necessariamente ripartire dall’intesa che il commissario Arcuri ha firmato con Federfarma Servizi e Adf: subito la distribuzione di tre milioni di mascherine, poi altri due milioni a distanza di qualche giorno, per arrivare ai 10 milioni alla settimana che, da lì in poi, andrebbero a regime. Rispettate anche le quote calmierate: Prezzo di acquisto dai distributori 38 centesimi, prezzo di vendita alle farmacie 40 centesimi, vendita al dettaglio 50 centesimi più 22% di Iva, quindi all’utenza 61 centesimi.




