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Si imboscano nella campagna milanese per giocare a briscola: traditi dalle imprecazioni

Rischiano una denuncia per la voglia di giocare a briscola. È accaduto a Castano Primo, comune dell’hinterland milanese a pochi passi dall’aeroporto di Malpensa, dove sei pensionati si sono imboscati in campagna per andare a giocare a carte. E per farlo hanno dato battaglia ad una pandemia, ad un decreto del Governo e ad un’ordinanza del sindaco. Insomma, una vicenda insolita, dopo che per giorni si sono registrate numerose fughe d’amore, tutte finite male. Ma la storia degli anziani giocatori di briscola ha fatto il giro della provincia meneghina, anche perché i sei pensionati – tutti di età compresa tra i 65 e i 75 anni, evidentemente tra le persone più a rischio – per fuggire avevano studiato un vero e proprio piano. Anzitutto hanno ingannato i propri familiari con scuse plausibili, tipo visite mediche o lunghe code per fare la spesa. Poi, sono sfuggiti agli agenti della Polizia locale evitando di farsi notare nel paese. E per farlo, ognuno di loro raggiungeva il luogo clandestino in maniera differente e separata dagli altri, a piedi oppure in bicicletta, usando un percorso alternativo. Per non correre il rischio di incontrare qualcuno, i giocatori incorreggibili hanno deciso di radunarsi lungo l’alzaia del Canale Villoresi, in una sorta di anfratto, individuato proprio perché difficile da raggiungere e quindi al riparo da occhi indiscreti. Infine hanno pensato alla logistica, che consisteva in un tavolo e sei sedie. Allestimento, questo, sistemato sul posto alle prime luci dell’alba per evitare ogni rischio. Il piano era ben congegnato, e a tradire tanta furbizia ci ha pensato la loro stessa passione per il gioco, che nei momenti caldi porta ad alzare la voce e imprecare. Accade così che un socio sbaglia a giocare una briscola o a buttare il carico al momento giusto, e vien giù il finimondo. Un cittadino che passava nei paraggi davvero non poteva non sentire, e dopo aver verificato la situazione, ha informato i vigili, che poco dopo hanno colto i pensionati nella più classica flagranza di reato, a giocarsela gomito a gomito e senza neanche indossare le mascherine. Gli agenti hanno fatto solo una ramanzina ai sei ludopatici, senza denunciarli e neanche multarli. Ma il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, non l’ha presa bene: “Con una pandemia globale e con misure restrittive che in Italia non si vedevano dalla Seconda guerra mondiale – afferma amareggiato il primo cittadino – e restando tutti sigillati in casa, secondo voi è normale che io debba mandare la Polizia locale a chiudere un ritrovo lungo il canale, perché un gruppo di cittadini va a giocare a carte?” Domanda legittima…

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