
Non ne poteva più, evidentemente. Il professor Giulio Tarro, chiamato in causa a più riprese da numerosi personaggi in cerca d’autore, con esperienze mai dirette sulla professione e professionalità del primario del reparto Virologia dell’ospedale Cutugno di Napoli, ha deciso di adire alle vie legali. Stanco delle offese gratuite alla sua storia medica, si è avvalso del supporto del prof. Carlo Taormina per querelare il prof. Roberto Burioni e due giornalisti, uno de L’Espresso e l’altro del Foglio per “l’opera di denigrazione continuamente perpetrata a danno del suo prestigio scientifico, professionale e personale”.
Il primo è entrato “volgarmente in polemica” con lo stesso prof. Tarro, i secondi avrebbero divulgato notizie false in merito al suo curriculum universitario e professionale “accusandolo di manovre truffaldine”. “Le querele presentate si sono fatte carico di dimostrare documentalmente le false affermazioni del prof. Burioni e le mistificazioni di realtà ufficiali” messe in atto dai giornalisti chiamati in causa. Per concludere il professor Tarro diffida “persone fisiche, giuridiche e mass media” dal consumare opere di diffamazione e denigrazione nei suoi confronti, mettendosi a disposizione comunque per dei confronti costruttivi seppur severi.