
Non è un caso isolato, ma una specie a rischio estinzione: si tratta del quoll, un piccolo marsupiale carnivoro originario dell’Australia. Le femmine riescono a vivere anche quattro anni mentre i maschi non raggiungono il primo anno di vita a causa dello sforzo che compiono per accoppiarsi fino alla morte. Pare abbiano un insolito picco di testosterone nel mese di luglio, quando cercano una compagna e non la mollano per settimane intere, fino alla morte. Questo è il risultato di una ricerca condotta dall’Università della Sunshine Coast: pare sia proprio questa abitudine ad ucciderli. In realtà potrebbero vivere molto più a lungo, ma non dormire mai per fare più sesso nelle settimane di picco ormonale, li sfinisce fino a morte prematura. Il gruppo di ricerca ha osservato che la mancanza di sonno, unita agli sforzi fisici, per loro è letale come per qualsiasi essere animale. Monitorati due maschi, in una notte hanno percorso 10,4 e 9,4 chilometri nell’attività sessuale. Distanza che, rapportata ad un essere umano, equivarrebbe a circa 40 chilometri”. Questo causa una stanchezza irrecuperabile, che li porta a trascurare se stessi, riempiendosi di parassiti, a non riuscire a cacciare, e a diventare prede facili o vittime di incidenti.