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ERA UN OSTACOLO ALLA SUA VITA Pannolini con i vermi e narcotici: come è morta la piccola Diana?

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“Poteva andare così”, che la piccola Diana potesse morire era una possibilità. Queste le assurde parole proferite da Alessia Pifferi, la madre della bimba di 16 mesi morta di fame e sete da sola, in un appartamento di Milano, abbandonata per sei giorni. “Era un ostacolo alla mia vita”, avrebbe confessato la donna agli investigatori. Non è chiaro se l’abbia prima narcotizzata con del benzodiazepine, trovato accanto al lettino da campeggio dove è stato rinvenuto il corpicino senza vita. Certo è che non era la prima volta che la lasciava sola: era già accaduto in almeno altre due circostanze. La donna pare che stavolta l’abbia abbandonata in casa per andare a trovare il compagno a Bergamo, al quale avrebbe poi detto di averla lasciata alla sorella. Ma pur essendo tornata prima a Milano, non è ripassata subito dalla piccola Diana per controllarne le condizioni. Lo ha fatto solo dopo sei giorni. Le Forze dell’Ordine, chiamate dalla vicina, si sono trovate davanti ad una situazione al limite dell’umano: il frigo era vuoto, i pannolini sporchi erano ammucchiati in una stanza da tempo, essendo pieni di vermi. Né la madre né la figlia erano seguite dai servizi sociali, il padre non si sa chi sia. Tanti selfie sui suoi profili social, ma poca attenzione per la figlia nella vita reale. A seguito degli elementi rinvenuti nell’abitazione, la Procura – oltre a disporre l’autopsia – ha chiesto un esame tossicologico che dovrà chiarire le modalità e il momento in cui la piccola Diana è spirata. Non è ancora chiaro se, a causa degli stenti, disidratata e affamata, abbia perso conoscenza per poi morire oppure se fosse stata prima narcotizzata, visto che i vicini non l’hanno mai sentita piangere. 230722

Alessia Pifferi

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