
La follia umana raggiunge vette inimmaginabili: l’uomo arrestato (e portato a Regina Coeli) che aveva tentato di vendere le prestazioni sessuali del bimbo di tre anni a Ostia, era il padre naturale. La mamma appena diciottenne, anch’essa di etnia rom, si è dichiarata all’oscuro di tutto. La sconcertante vicenda si è consumata sul lungomare Amerigo Vespucci, dove l’uomo è stato arrestato domenica scorsa, per il reato di sfruttamento della prostituzione minorile. “Mi fidavo di lui, non sospettavo nulla” avrebbe detto la mamma. E ancora: “Mio marito mi aveva detto che avrebbe portato nostro figlio a fare una passeggiata, invece ha cercato di venderlo”. La donna è residente insieme al coniuge nel complesso popolare Le Salzare di Ardea ed è madre anche di un secondo bambino. Fa paura il racconto della giovane donna, perché ha detto che padre e figlio non era la prima volta che uscivano insieme; ha poi chiesto di poter andare a trovare il piccolo nel reparto dell’ospedale dove è ricoverato. Un incontro che sarà protetto, sotto la sorveglianza di agenti e militari. Intanto è stato nominato anche un tutore per il bimbo che è giunto in ospedale denutrito e in brutte condizioni igieniche. Non dice neanche una parola e sta sotto osservazione medica, mentre il Tribunale dei Minori ha nominato un tutore, in attesa di valutarne l’affido. Il padre rischia, ovviamente, di perdere la patria potestà.